SAGITTAURUS

Alti, sottili, armati di lance, frecce, dardi, a piedi e a cavallo: così Richi Ferrero ha concepito le vedette di Torino, una serie di sculture luminose che, sporgendosi dai tetti, con la loro luce ridisegnano il profilo della notte. Al Grande Guerriero, collocato nel 2006 al piano più alto di uno stabile di corso Matteotti, è giunto a dare man forte il Sagittaurus, che da qualche giorno veglia dai tetti di Corso Massimo d’Azeglio all’angolo con Corso Vittorio. Il Sagittaurus coniuga le figure del guerriero armato di arco e frecce con il Toro, ricordando il popolo dei Taurini, antichi abitanti delle foreste tra i tre fiumi Po, Dora e Stura, dove è poi sorto il presidio romano, primo nucleo della città di Torino. L’opera concepita da Richi Ferrero è stata commissionata dal gruppo Building; lo studio di progettazione di Piero Boffa sta ultimando Lagrange12, il recupero del palazzo all’angolo tra via Giolitti e via Lagrange, sul cui attico sarà collocato un terzo guerriero che, come gli altri, non sarà un conquistatore, ma una vedetta del territorio mentale.