La prima ragnatela composta da Ferrero data luglio 1989 e fu presentata alle Serre di Grugliasco. Il diametro misurava 6 mt e fu collocata tra due grandi querce. Dobbiamo aspettare l’anno 2000 per vedere realizzata la seconda ragnatela nel Parco di Orta nell’ambito del progetto “Le fil (e) d’Arachnè” a cura di Lucio Cabutti. Ma è nel 2006 che Richi Ferrero da inizio alla costruzione di ragnatele luminose che vedono anche l’invenzione del portalampada di cui Ferrero ne è il designer.
L’artista produce una serie di opere dove la ragnatela oltre a essere composta in quadri e trittici si sviluppa componendo forme astratte luminose.
La ragnatela collocata all’aperto si comporta esattamente come quella creata dal ragno: non si vede a meno che riflessi di luce diurna non la svelino in parte ma è al calar della luce del sole che l’opera colpita dal wood si trasforma in ragnatela luminosa. Nello spazio chiuso l’opera va collocata su una parete bianca e l’illuminazione dell’ambiente deve essere emessa da un certo numero di fluorescenze bianche, lasciando accesa in prossimità della ragnatela la luce di wood che risulterà completamente annullata. Solo spegnendo la luce bianca l’oggetto si svelerà in tutta la sua forza ed è in questa riproduzione del “non c’è/c’è” che l’artista realizza la smaterializzazione dell’opera e il suo contrario.